Elettr. - Grandezza fisica relativa ai circuiti alimentati in corrente
alternata, definita come rapporto tra la tensione esistente tra due punti del
circuito e l'intensità di corrente circolante tra quei due punti. Se si
applica a un circuito una forza elettromotrice alternata, in esso fluisce una
corrente alternata della stessa frequenza. Si definisce
i. Z del circuito
il rapporto fra il valore massimo E della forza elettromotrice applicata e la
intensità massima I della corrente che percorre il circuito: Z = E/I. Z
ha le dimensioni di una resistenza (volt/ampère); ma, in generale, non
coincide con la resistenza ohmica del circuito e risulta dipendente dalla
pulsazione omega della forza elettromotrice applicata. Nel caso di un circuito
costituito da un generatore di forza elettromotrice alternata (che supporremo di
resistenza e induttanza interne trascurabili), da una resistenza R, da
un'induttanza L e da un condensatore di capacità C, collegati tra loro in
serie, il valore dell'
i. del circuito è dato dalla
relazione
Il fattore X = ωL − 1 ωC (1) si chiama
reattanza del circuito, ωL
reattanza induttiva, 1/ωC
reattanza capacitiva. L'
i. può essere rappresentata anche
mediante la relazione simbolica complessa Z = R + jX, dove la parte reale R
rappresenta la resistenza elettrica e X la reattanza. Per studiare l'
i.
è necessario considerare il significato del coefficiente della componente
immaginaria espresso dalla relazione (1). Al variare della pulsazione ω, il
secondo membro della (1) assume valori positivi per ωL > 1/ωC,
valori negativi per ωL < 1/ωC e valore nullo per ωL =
1/ωC. Nel primo caso, ω> 1/

, l'energia in
gioco, a causa della forte azione reattiva dovuta all'induttanza che prevale su
quella dovuta alla capacità, è caratterizzata da una componente
reattiva non nulla. Di conseguenza la corrente è in ritardo di fase
rispetto alla forza elettromotrice. Se R = O, lo sfasamento è di 90°
e l'energia in gioco è tutta reattiva. Nel secondo caso, ω <
1/

, l'energia è ancora caratterizzata da una componente
reattiva, determinata dall'anticipo di fase della corrente rispetto alla forza
elettromotrice; anticipo che raggiunge la quadratura quando R = O. Nel terzo
caso, ω = 1/

, la corrente è in fase con la
forza elettromotrice; l'
i. del circuito si riduce alla sola R,
cioè al suo minimo, e la corrente risulta, pertanto, massima.
Quest'ultimo caso si verifica quando le tensioni V
L e V
C
agli estremi dell'induttanza e della capacità sono uguali e in
opposizione di fase; allora la serie composta da resistenza, induttanza e
capacità, si comporta come un tratto di circuito puramente ohmico,
perché gli opposti effetti di L e di C si compensano mutuamente. Si dice
allora che nel circuito si stabiliscono condizioni di risonanza fra le tensioni
reattive V
L e V
C. Un circuito di questo tipo ha la
proprietà di poter funzionare, in condizioni opportune, come un
autogeneratore di due tensioni interne (ai capi di L e di C) molto più
elevate della forza elettromotrice applicata al circuito stesso. Se questo fosse
invece costituito da un ramo resistivo-capacitivo e da un ramo
resistivo-induttivo collegati in derivazione, si verificherebbe la risonanza tra
le correnti nei due rami e l'
i. assumerebbe il suo valore massimo.
• Fis. -
I. acustica: rapporto fra la pressione del suono su una
data superficie e il flusso attraverso la superficie stessa. ║
I.
d'onda: consideriamo un campo elettromagnetico che si propaghi nello spazio
sotto forma di onde piane progressive polarizzate rettilineamente. Si definisce
i. d'onda il rapporto E
0/H
0 =

= 377
ohm, fra l'intensità E
0 e l'intensità H
0 del
campo magnetico nel vuoto. Il fatto che tale rapporto possiede le dimensioni di
una resistenza non ha particolare significato, ma dipende esclusivamente dal
sistema di unità di misura adottato per determinarlo.