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Immàgine.

Dir. - La tutela dell'i. esprime il diritto di ogni personalità fisica o morale alla riservatezza. Il codice proibisce l'uso indiscriminato dell'i. di una persona, vietandone la pubblicazione. L'autorità giudiziaria provvede e dispone immediatamente che sia interrotto l'abuso, salvo ogni caso di risarcimento morale e materiale per causa intentata dall'interessato. La principale eccezione a questa norma si ha nel caso di palese notorietà della persona, per cui la pubblicazione o l'esposizione della sua i. rientra nel campo della libera informazione. • Cin. - Il cinema viene definito come una successione di i. e si basa appunto sulla permanenza che ogni i. ha sulla retina, circa 1/8 di secondo. La rapida successione delle fotografie proiettate sullo schermo appare per questa imperfezione dell'occhio umano come un'unica sequenza in movimento. L'arte delle i. cinematografiche ha avuto uno sviluppo straordinario nel nostro secolo, non già per i relativi perfezionamenti tecnici, ma per la spontanea praticità della sua funzione informativa ed artistica. Alla bellezza delle i. è spesso affidato il successo economico e culturale di una pellicola. • Fis. - L'i. di un punto riflesso viene trattata dall'ottica, che fa capo alle scienze della fisica. Si dice i. di un punto luminoso P l'intersezione delle linee rifrangenti che vengono proiettate nello spazio dal punto stesso dopo che è stato riflesso da una combinazione di specchi o strumenti ottici. Questo punto viene comunemente indicato con la sigla P' e rappresenta l'i. di P. Si ha una i. virtuale quando il punto P' risulta individuato dalle intersezioni dei prolungamenti dei raggi riflessi. Si ha invece una i. reale quando il punto P' è individuato dalla intersezione diretta dei raggi riflessi. Così, osservando un oggetto che si riflette in uno specchio secondo una posizione obliqua rispetto al nostro punto di osservazione, esso appare ai nostri occhi con una i. virtuale, mentre le i. che il nostro sguardo focalizza tramite una lente si possono in genere definire reali. Nel caso in cui invece di un punto P si consideri una linea L, l'i. L' di questa linea sarà data dalla somma di tutti i punti che si trovano sulla linea stessa. Con un particolare procedimento, definito metodo delle i., e consistente nella riproduzione sperimentale di un campo elettrico, si sono potuti risolvere in laboratorio problemi di elettrologia. La sostituzione di determinati oggetti con la loro i. ha permesso una maggiore chiarezza di studio in molte scienze, essendo taluni elementi più disponibili all'osservazione se analizzati attraverso la loro i. • Psicol. - La psicoanalisi si è occupata e si occupa diffusamente delle i. sensoriali (le i. intellettuali si evidenziano nelle azioni e nelle parole, rientrando nell'ambito della filosofia e dell'arte in genere). L'uomo durante il sonno è solito ricevere una quantità enorme di i. sensoriali, non controllate da alcuna razionalità e riferite da uno stimolo latente. Questo fenomeno, che si manifesta con chiarezza attraverso il sogno, trae la sua origine dai centri nervosi, capaci di focalizzare una idea anche fra l'inerzia del cervello. La ricezione avviene per un riflesso meccanico condizionato che tende a ripetere emozioni, paure, tipi di azioni già vissute, anche a livello inconscio, durante il normale esercizio quotidiano. Per cui le i. sensoriali che costituiscono la materia dei sogni rappresentano spesso la realizzazione di desideri inappagati o la liberazione emotiva di un'ansia repressa. Recentemente si è diffuso lo studio in termini scientifici dei fenomeni e delle i. extrasensoriali, noto sotto il nome di parapsicologia. • Rel. - Culto e venerazione di una i. che ritrae la divinità. Fino dalle origini del culto, l'adorazione dell'i. sorse spontanea e diffusa in quanto in essa si vedeva la realizzazione tangibile dell'idea religiosa. Da Mosè in poi questa pratica fu ripetutamente avversata ed altrettante volte sancita, conoscendo durissime lotte per tutto l'arco del Medioevo e del Rinascimento. Nel 787, prendendo atto delle abitudini dei fedeli che non sapevano esimersi dal venerare le i. di Cristo e dei Santi, il II Concilio di Nicea decretò ufficialmente la libertà e la legittimità del culto delle i. Tema che venne ripreso in modo definitivo nel Concilio di Trento, ove si chiarì che l'adorazione doveva intendersi come riferita esclusivamente alla divinità effigiata e non all'i. in sé. Principali eversori del culto furono gli iconoclasti, che fecero capo alla dinastia orientale degli imperatori isaurici. Nel XII sec. fu la volta dei catari ad opporsi al culto, poi si ricordano i valdesi, gli albigesi e infine nel XVI sec. i protestanti. Uno dei principali difensori cattolici delle i. sacre contro ogni tipo di iconoclastia fu San Giovanni Damasceno.