Branca della medicina che è finalizzata alla salvaguardia dello stato di
salute dell'uomo e che si propone di conservarlo e promuoverlo, migliorando le
condizioni fisiche e psichiche non solo dei singoli individui (
i.
individuale), ma dell'intera collettività (
i. pubblica).
║ Per estens. - L'insieme delle norme di prevenzione e protezione
sanitaria destinate alla pulizia della persona, della casa, dell'ambiente.
• St. - È accertato che fin dall'antichità furono conosciute
e adottate precise norme finalizzate a tutelare la salute individuale e
collettiva, spesso inserite in un rigido codice rituale e alle quali veniva
attribuito un particolare significato religioso: abluzioni, circoncisioni,
divieto di assumere determinati alimenti. Sumeri, Egizi, Cinesi adottarono
particolari misure igieniche, quali la canalizzazione dell'acqua potabile, la
sepoltura, l'imbalsamazione, la pulizia degli alimenti. Valore di vere e proprie
leggi assunsero le pratiche igieniche presso Greci e Romani e in genere presso
tutti i popoli mediterranei: in particolare, ai Romani risalgono la costruzione
di acquedotti e fognature e l'elaborazione di precise leggi sulla conservazione
del cibo. Durante il Medioevo il problema dell'
i. fu oggetto di studio
presso la Scuola medica salernitana, mentre numerosi Comuni e Repubbliche
marinare emanarono precise normative, volte soprattutto a prevenire le epidemie
di peste, lebbra e vaiolo, malattie facilmente importate dai Paesi dell'Oriente
con i quali erano intensi gli scambi commerciali; si svilupparono le reti di
acquedotti e fognature, sorsero i primi ospedali. Nei secoli successivi, il
progresso della medicina favorì parallelamente quello dell'
i.
(contributi di L. Spallanzani, L. Pasteur, R. Koch), che però solo nella
seconda metà dell'Ottocento cominciò ad assumere una fisionomia
propria e ad organizzarsi come scienza organica e autonoma. Nel 1851 si tenne a
Parigi la prima Conferenza sanitaria internazionale; cinque anni dopo a Monaco
fu creato il primo Istituto universitario di
i. Il compito principale
degli studi moderni di
i. è costituito non solo dalla prevenzione
di malattie contagiose ed epidermiche, ma anche dalla profilassi di qualsiasi
patologia, fisica o psichica; a questo scopo la profilassi prevede precisi
programmi di intervento sanitario sulla collettività (vaccinazioni
obbligatorie, controlli periodici, ecc.), accompagnati da un'intensa opera di
sensibilizzazione alla tutela dell'ambiente e all'educazione sanitaria. A causa
del grande sviluppo che la disciplina ha subito negli ultimi anni, sono sorte al
suo interno numerose branche specializzate in settori particolari e specifici.
Si parla quindi di
i. materna, dell'infanzia, urbana, rurale,
internazionale, sessuale. Fra le branche di interesse maggiore sono l'
i.
alimentare, che studia le norme igieniche da applicare nella preparazione,
conservazione e distribuzione degli alimenti; l'
i. del lavoro,
finalizzata a stabilire le regole (vincolanti per qualsiasi attività
agricola e industriale, pubblica e privata) che garantiscano al lavoratore la
tutela della salute e l'incolumità; l'
i. mentale, che effettua
un'opera di attento controllo sulle condizioni di salute mentale della
popolazione, allo scopo di prevenire patologie di ordine psichico; l'
i.
ambientale, che opera per la tutela dell'ambiente secondo diverse
modalità (bonifiche, costruzione di fognature e acquedotti, depurazione
di acqua e aria). • Dir. - La tutela della salute pubblica è uno
dei compiti e degli obblighi fondamentali di uno Stato moderno; esso può
assicurarla per mezzo di organi propri o di appositi enti pubblici. Le norme che
regolano l'
i. pubblica, ormai molto numerose, sono raccolte nel Testo
unico delle leggi sanitarie; inoltre, sono state firmate convenzioni
internazionali in materia, finalizzate a unificare gli sforzi dei singoli Paesi
e coordinate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.