Generale ateniese. Distintosi nella battaglia di Cnido, gli fu affidato dagli
Ateniesi il comando di due spedizioni, una in soccorso dei Beoti, dopo la
sconfitta di Coronea, e l'altra destinata alla difesa di Corinto. Tentando di
ovviare alla lentezza delle sue truppe, sostituì le loro pesanti armature
con un equipaggiamento più leggero e le fornì di spade e lance
più lunghe, creando la fanteria mobile. Il successo riportato su Agesilao
e la sconfitta di un intero reggimento spartano (390 a.C.) dimostrò
l'efficacia dei suoi provvedimenti. Nel 373 a.C. sostituì Timoteo nel
comando della flotta ateniese, combattendo nello Ionio, partecipando alla guerra
contro Tebe e cercando di opporsi all'avanzata di Epaminonda (363 a.C.). Ancora
attivo durante la guerra contro i ribelli della seconda lega navale attica, nel
357-356 a.C. fu destituito dal comando per essersi rifiutato di entrare in
battaglia a causa delle sfavorevoli condizioni climatiche, ma nel processo che
fu intentato a suo carico venne assolto (Ramnunte 415 circa - 354 circa
a.C.).