(dal greco
idéa: aspetto, immagine). Rappresentazione che la mente
si forma di una cosa vera o immaginaria; ogni contenuto del pensiero. ║
Conoscenza generica, sommaria ed elementare di un dato oggetto. ║
L'attività mentale considerata nella sua facoltà immaginativa; il
prodotto dell'attività stessa. ║ Pensiero astratto o teorico.
║ Progetto, proposito, intenzione. ║ Punto di vista, opinione.
║ Contenuto sostanziale di un'opera dell'ingegno, una dottrina o un
movimento. ║ Ideale, fede. • Filos. - In Democrito: atomo. ║
In Platone: principio di intelligibilità; l'
i. esiste in sé
e per sé, ancora prima di rivelarsi a noi, e giace nel fondo della nostra
anima, che è il fondo stesso del reale. ║ In Aristotele: forma.
║ In Cartesio: contenuto della coscienza distinto in
i. innate,
avventizie e fittizie. ║ In Kant: indicazione di una meta ideale cui
la ragione tende nell'allargare la sua conoscenza. ║ In Hegel: sintesi
ultima di essere e pensiero. • Arte - L'influenza della concezione
platonica secondo cui il vero artista, contrapposto al semplice imitatore,
rappresenta non l'oggetto quale appare, ma l'
i. dell'oggetto, fu
determinante nel pensiero sull'arte nel XVI sec. e portò alla
formulazione della teoria secondo la quale l'
i. dell'artista doveva
migliorare il modello naturale (Vasari, Dolce); tale teoria, codificata da
Bellori nel 1664, rimase fondamentale fino al Neoclassicismo (Winckelmann); il
Romanticismo sostituì, poi, all'
i. il sentimento individuale e
irripetibile dell'artista.