Nona lettera e terza vocale dell'alfabeto italiano. È la vocale
più chiusa della serie palatale, infatti viene articolata con la massima
ritrazione delle labbra, dalla lingua e dal palato anteriore. In italiano si
indicano con la medesima lettera
i il suono vocalico e il suono
semiconsonantico che, una volta, veniva indicato col grafema
j
(V.). La lettera
i dell'alfabeto latino,
direttamente rifluita in quello italiano, deriva dallo
iota greco, che a
sua volta dipende dal segno fenicio
yod. Quest'ultimo probabilmente era
legato al geroglifico egizio che rappresentava una "mano" e corrispondeva al
suono
i consonantico. In latino esisteva un suono vocalico
i
quantitativamente lungo e un suono vocalico
i breve che, nelle sillabe
toniche di parole italiane di tradizione ininterrotta, corrispondono
rispettivamente a una
i e ad una
e. Il suono semiconsonantico
latino è continuato in italiano dal digramma
gi (
gioco dal
latino
iocus) o
ggi, se in posizione intervocalica (
peggio
da
peius). Dal punto di vista grafico questa lettera ha subito poche
variazioni durante i secoli: a partire dall'XI sec. si cominciò a
distinguerla con un apice dalle aste di lettere come
u, m ecc. mentre nel
XV sec. si passò al puntino di uso ancora attuale. ║
I
greco: nome alternativo della lettera
ipsilon, y
(V.). ║
I lungo: nome italiano dato
al segno
j, detto anche
iota o
iod
(V.). • Chim. - Simbolo dello
iodio.
• Fis. - Simbolo dell'intensità della corrente elettrica. •
Mecc. - Simbolo del momento d'inerzia di un sistema materiale. • Mat. -
Nella teoria dei numeri complessi, unità immaginaria. In algebra,
insieme. Nella numerazione romana
I vale 1 o primo; ripetuto (II, III,
IIII) vale due o secondo, tre o terzo, ecc; aggiunto o anteposto alle cifre
maggiori, ne aumenta o ne diminuisce il valore (V.
NUMERAZIONE). • Trasp. - Sigla automobilistica internazionale
dell'Italia.