Metodista inglese. Profondamente influenzata dalla predicazione di G.
Whitefield, seguace del teologo J. Wesley, il fondatore della chiesa metodista
inglese, divenne una delle figure di primo piano della nuova associazione
religiosa la cui dottrina poneva essenzialmente l'accento sulla "religione
vitale", considerando la fede non una capacità speculativa, ma
soprattutto una disposizione del cuore. Nonostante il desiderio di Wesley che i
suoi seguaci rimanessero nella Chiesa anglicana, quand'egli morì (1790)
essi costituivano già un corpo separato e la
H., che aveva speso
gran parte del suo cospicuo patrimonio per promuovere l'attività
propagandistica e organizzativa della nuova setta, ne divenne il capo
riconosciuto (Stanton Harold, Leicestershire 1707 - Londra 1791).