Enciclica di Pio XII (12 agosto 1950) che trattava dei pericoli delle dottrine
contemporanee. In essa si esponeva lo spirito e il metodo cui dovevano ispirarsi
gli studiosi cattolici nelle loro ricerche. L'enciclica è stata
generalmente interpretata come un avvertimento contro le tendenze all'autonomia
manifestate da un certo numero di filosofi e di teologi cattolici.