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Hodja, Enver). Uomo politico albanese. Compiuti gli studi superiori in
Belgio e in Francia, aderì al Partito comunista. In seguito
all'occupazione italiana dell'Albania (1939), fu assorbito dall'attività
politica clandestina, assumendo nel 1942 la direzione del Movimento partigiano
comunista. Dopo l'occupazione tedesca del territorio albanese (settembre 1943),
promosse la costituzione del Fronte di liberazione nazionale, in cui lotta di
classe e riscossa nazionale si fusero nella guerra partigiana. Nell'ottobre del
1944 assunse la presidenza del Governo provvisorio costituitosi a Berati e
guidò l'offensiva partigiana che portò, nel giro di un mese, alla
liberazione dell'intero territorio albanese. Forte del voto plebiscitario
ottenuto dal Fronte democratico nelle elezioni del dicembre 1945 e nominato
presidente del Consiglio, proclamò nel marzo successivo la Repubblica
popolare, perseguendo una politica di nazionalizzazioni e di collettivizzazione
agricola. Nel 1953
H. lasciò la presidenza del Consiglio,
conservando la carica di segretario generale del Partito comunista. Critico nei
confronti dell'Unione Sovietica e degli Stati Uniti, nel 1980
H. si
mostrò propenso a interrompere ogni forma di collaborazione con la Cina
(Argirocastro 1908 - Tirana 1985).