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Nicolas). Ammiraglio e uomo politico ungherese. Compiuti gli studi
presso l'Accademia navale di Fiume, entrò nella marina militare austriaca
come ufficiale. Promosso alfiere di vascello nel 1890, nel 1909 divenne capitano
di corvetta e aiutante di campo dell'imperatore Francesco Giuseppe. Nominato
capitano di fregata nel 1911, dopo la crisi balcanica del 1912-13 ebbe il
comando della corazzata Budapest. Prese parte alla prima guerra mondiale
dapprima come comandante della corazzata Habsburg, quindi, nel 1914, assunse il
comando dell'incrociatore leggero Novara, con il quale compì numerose
operazioni militari nel Mar Jonio e nell'Adriatico. Con la stessa nave prese
parte alla battaglia navale del 15 maggio 1917, resistendo all'attacco delle
forze nemiche. Nel 1918 fu nominato contrammiraglio e gli venne affidato il
comando della flotta austro-ungarica. Nel giugno dello stesso anno tentò
un'azione contro lo sbarramento di Otranto, sospesa in seguito al siluramento e
all'affondamento della corazzata Szent István da parte di un mas italiano
comandato da L. Rizzo. Ritiratosi dalla vita militare dopo l'armistizio, durante
il Governo Károlyi fu chiamato dal ministero della Guerra a riorganizzare
l'esercito. Nel 1919 guidò l'azione che sconfisse il regime comunista di
Béla Kun, entrando a Budapest occupata dalle truppe romene. Nel marzo del
1920 fu eletto reggente d'Ungheria dall'Assemblea nazionale. Durante la seconda
guerra mondiale sostenne la politica dell'Asse e dichiarò guerra
all'Unione Sovietica; tuttavia, alla vigilia dell'occupazione di Budapest da
parte dei Sovietici, intraprese le trattative per l'armistizio (ottobre 1944).
In seguito a ciò, venne costretto dai Tedeschi a dimettersi e subito dopo
venne arrestato con l'accusa di tradimento. Internato nel castello di Waldbichl
in Baviera, fu liberato alla fine del conflitto. Stabilitosi in Portogallo
scrisse un volume di memorie intitolato
Una vita per l'Ungheria (1953)
(Kenderes, Ungheria centrale 1868 - Estoril, Portogallo 1957).