Statista svedese. Appartenente a una famiglia dell'aristocrazia svedese, divenne
alto funzionario del Governo sotto Carlo XII. Caduto in disgrazia presso il re
nel 1715, divenne uno dei capi più influenti del partito contrario
all'assolutismo ed ebbe un ruolo di primo piano negli eventi che seguirono la
morte del re nel 1718. Favorì l'ascesa al trono della sorella di Carlo
XII, Ulrica Eleonora, dimettendosi poco dopo per l'atteggiamento autocratico
assunto dalla regina. Dopo l'abdicazione di Ulrica Eleonora in favore del marito
Federico d'Assia,
H. fu richiamato in carica (1720). Presidente della
cancelleria dal 1721, perseguì una politica volta alla difesa degli
interessi e dei privilegi dell'aristocrazia, cercando di fare assumere un
carattere oligarchico al Consiglio. Nel 1723, invocando la necessità di
promuovere l'unità nazionale di fronte alle minacce esterne,
riuscì a raggiungere un accordo di compromesso con la borghesia e i
contadini. In base a tale accordo la nobiltà rinunciava alla pretesa di
avere la prelazione sulle cariche pubbliche minori, ottenendo in cambio la
conferma al diritto esclusivo a ricoprire le alte cariche amministrative e
militari. Nel 1734 la neutralità di
H. in occasione della guerra
di successione polacca, dettata dal timore di una rottura con la Russia,
provocò la formazione nella Dieta di un partito dell'opposizione che
auspicava una politica bellicosa per la riaffermazione del predominio svedese
nel Baltico. L'affermazione elettorale degli avversari nel 1738 indusse
H. a dimettersi (Vuoretaka, Finlandia 1664 - Ekebyholm, Svezia
1742).