Astronomo e matematico inglese. Insegnante di geometria presso il Gresham
College di Londra (1665) e membro della Royal Society, fornì fondamentali
contributi allo sviluppo della meccanica, dell'ottica, dell'astronomia, della
chimica. Applicò le leggi del pendolo alla misura dell'accelerazione di
gravità; osservò per primo i fenomeni d'interferenza nelle lamine
sottili ed effettuò numerose applicazioni microscopiche. Nella sua opera
principale,
Micrographia (1665), descrisse il microscopio e riferì
le osservazioni effettuate con l'ausilio di questo strumento sulla struttura del
sughero. Interessante risulta inoltre la teoria della combustione esposta
dall'autore, nella quale si afferma che l'aria è il dissolvente
universale di tutti i corpi sulfurei. Nel campo dell'ottica
H. si
occupò del colore, formulando una teoria ondulatoria della luce; in
astronomia compì interessanti osservazioni sulle macchie solari, su
Giove, sugli anelli di Saturno. Il suo nome, tuttavia, risulta soprattutto
legato alla legge di proporzionalità fra le deformazioni elastiche dei
corpi e gli sforzi a cui questi sono sottoposti (Freshwater, Isola di Wight 1635
- Londra 1703).