Stats Tweet

Honegger, Arthur.

Compositore svizzero. Dopo aver studiato al Conservatorio di Zurigo e di Parigi con Darius Milhaud, del quale era divenuto amico, si stabilì nella capitale francese ed entrò a far parte del gruppo "Les Nouveaux Jeunes", conosciuto dal 1920 come "Gruppo dei Sei". Esponente di rilievo del gruppo, H. ne condivise le teorie estetiche, impegnandosi nel tentativo di realizzare una musica lineare, pura, di facile comunicazione. Si distinse, però, per la sua capacità di assimilare e rielaborare la lezione di Debussy e Wagner, per l'adozione di un complesso linguaggio politonale, per l'uso personale della dissonanza unito a una precisa conoscenza della contrappuntistica, per il temperamento romantico. Il suo stile inconfondibile nasce da un abile e trasparente eclettismo, capace di accogliere le proposte dell'avanguardia e di unirle alla tradizione più consolidata, sempre rivissuta in modo molto personale. Tra le opere, ancor oggi frequentemente eseguite e che fanno di H. uno dei principali musicisti del secolo, ricordiamo: i lavori teatrali Il re David (1921), Antigone (1927), Giovanna D'Arco al rogo (1938), La danza dei morti (1938); i balletti Semiramide (1933), Cantico dei Cantici (1938), Il richiamo della montagna (1943). Compose inoltre colonne sonore per film, musica di scena, sinfonie, musica da camera e liriche vocali su versi di Apollinaire, Claudel e Cocteau. Particolarmente importante per la storia della musica del '900 è il poema sinfonico Pacific 231, uno dei migliori esempi della "musica della macchina", indirizzo stilistico sorto negli anni Venti. H. fu anche direttore d'orchestra, insegnante di Composizione e critico musicale (Le Havre 1892 - Parigi 1955).