Stats Tweet

Honecker, Erich.

Uomo politico tedesco. A soli dieci anni entrò nell'organizzazione comunista "dei pionieri" e a quattordici nel movimento giovanile del Partito (KDP), dedicandosi poi interamente all'attività politica e sindacale. Salito al potere Hitler, si diede all'attività clandestina. Arrestato nel 1935 e condannato a dieci anni di carcere, ritornò in libertà solo alla fine della guerra. Nel 1945-46 ebbe di nuovo un ruolo di primo piano nell'organizzazione giovanile della Germania dell'Est, la FDJ, di cui fu presidente sino al 1955. Membro del Comitato centrale del Partito comunista dal 1946, a partire dal 1956, dopo un soggiorno informativo di un anno in Unione Sovietica, iniziò una rapidissima ascesa al vertice del Partito, entrando a far parte nel 1958 del Politburo, emergendo presto come il più sicuro candidato alla successione di Ulbricht e segnalandosi come massimo esponente della linea "dura". La sua nomina a primo segretario della SED venne ratificata nel 1971 e, contemporaneamente, H. assunse la presidenza del Consiglio di Difesa nazionale, massima carica dello Stato. Nel 1976 divenne segretario generale della SED e nello stesso anno fu eletto presidente della Repubblica Democratica Tedesca. Dopo aver dato inizio a relazioni ad alto livello con la Germania Federale, nel 1985 inaugurò una linea politica più distensiva nei confronti di Paesi quali Italia, Grecia, Spagna. Nel 1989, con la riunificazione delle due Germanie, fu costretto alle dimissioni dalla carica di segretario generale del Partito comunista, dal quale fu poco dopo espulso. Nel 1990 il tribunale di Berlino emise nei suoi confronti un mandato di cattura in seguito al suo coinvolgimento nell'uccisione di duecento tedeschi dell'Est che tentavano la fuga in Occidente; si rifugiò quindi in Unione Sovietica (Neunkirchen, Saar 1912 - Santiago del Cile 1994).