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Holmes, Oliver Wendell.

Medico e scrittore statunitense. Raffinato, eclettico ed erudito, appartenne a quel gruppo di poeti e letterati che egli stesso definì Poeti Bramini, culturalmente legati ai modelli inglesi ed europei, esponenti di una poesia moralistica e didascalica, non esenti dal gusto per la cultura e la filosofia orientali diffusosi negli Stati Uniti a partire dai primi decenni dell'Ottocento. Già noto e celebre nei migliori salotti di Boston per la sua precoce attività poetica, iniziò gli studi legali, ma li abbandonò quasi subito per intraprendere quelli di medicina. Iniziò la pratica ospedaliera a Boston nel 1835; divenuto professore di Anatomia e Fisiologia a Dartmouth, ipotizzò per primo nel 1873 la contagiosità della febbre puerperale. L'amore per la letteratura e la poesia e quello per la medicina furono sempre intrecciati e trovarono un felice punto di incontro negli stessi scritti di H. Nei romanzi Elsie Venner (1861) e L'angelo custode (1867), per esempio, egli anticipò le ipotesi dei naturalisti francesi riguardanti l'influenza dell'ereditarietà e dell'ambiente sociale sul comportamento dell'individuo. Ma H. deve la celebrità soprattutto a una serie di articoli e divagazioni, di tono tra il mondano e il didascalico, sugli argomenti più diversi, scritti per l'"Atlantic Monthly": raccolti sotto il titolo L'autocrate alla tavola della prima colazione (1858), essi costituiscono la sua opera più viva e, allo stesso tempo, una testimonianza dello spirito razionale e arguto della borghesia americana dell'Ottocento (Cambridge, Massachusetts 1809 - Boston 1894).