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Hollywood.

Sobborgo (200.000 ab.) nord-occidentale della città di Los Angeles (Stati Uniti d'America), sede delle maggiori industrie cinematografiche statunitensi. Il nome (bosco di agrifoglio) fu attribuito da H.H. Wilcox a un piccolo villaggio sorto attorno a una fattoria, dove egli si era stabilito nel 1883, in una zona che presentava notevoli vantaggi per la produzione di pellicole cinematografiche. Inizialmente il villaggio servì solo per la ripresa dei cosiddetti esterni: Thomas Parsons, Francis Boggs e D.W. Griffith furono i primi produttori a lavorarvi, agli inizi del secolo, mentre nel 1913 venne girato il primo film importante per la storia di H., The Squaw Man di C.B. De Mille. Divenuto sede di un teatro permanente già nel 1911, H. accolse nel giro di pochi anni numerosi produttori e cineasti indipendenti provenienti da New York in contrasto con il Sindacato della Motion Pictures Patents Company. H. divenne, nel decennio intercorso tra l'inizio della prima guerra mondiale e la metà degli anni Venti, il maggiore centro dell'industria cinematografica mondiale, favorito anche dalla contemporanea crisi delle cinematografie europee. Dopo l'Universal, la cui fondazione risale al 1912, le case di produzione e di distribuzione di film si moltiplicarono: nel 1915 furono costituite la Fox e la Triangle; nel 1917 nacquero la Paramount e la First National, trasformatasi poi in Warner Bros.; nel 1919 sorse la United Artists, nel 1920 la Metro Goldwin Mayer, nel 1924 la Columbia e la Rayart, diventate poi rispettivamente Monogram e Allied Artists. Vera e propria "mecca del cinema", H. possedeva le società produttrici più potenti a livello mondiale, i registi e gli attori di fama internazionale, una perfetta organizzazione che consentiva una distribuzione a largo raggio e capillare, un sistema pubblicitario efficiente. Lo star system, basato sulla creazione di miti e divi del cinema, favorì il fenomeno tipicamente americano del fan, che in seguito venne imitato anche nei Paesi europei. Parallelamente, si diffuse la tendenza a trasformare H. in zona residenziale: vi si stabilirono attori, divi, registi e i residenti aumentarono al punto da includere H. nella cintura urbana di Los Angeles, della quale divenne un quartiere fra i più esclusivi. Dopo il superamento delle due crisi causate dall'avvento del sonoro e dal crollo di Wall Street, H. ha continuato ad accrescere il proprio volume di affari fino agli anni Cinquanta quando, mutato il panorama internazionale e lo stesso concetto di cinema, non più fondato sulle premesse divistiche tipiche di H., si è registrato un netto calo della produzione. Attualmente, pur restando il maggior centro cinematografico americano, H. ha dovuto adeguarsi alle nuove esigenze del settore: divenuto anche centro televisivo, è stato ristrutturato e riorganizzato su nuove basi, più adatte al gusto del pubblico moderno.