(detto
il Vecchio). Pittore tedesco. Padre di Hans il Giovane.
Studiò alla scuola di Ulm e compì viaggi in Svezia e Renania dove
ebbe modo di conoscere l'opera di Stephan Lochner e soprattutto di Michael
Pacher. Ancora legato alla tradizionale pittura fiamminga, particolarmente
nell'attenzione descrittiva e nell'uso di colori cupi e pastosi, si
avvicinò gradualmente ai modi espressivi dell'arte rinascimentale: nelle
prime opere (decorazione dell'altare Weingarten, dell'altare del duomo di
Augusta con le
Storie della Vergine, dell'altare di Sant'Afra, delle
dodici tavole della
Passione di Donaueschingen,
Cristo dei dolori
del museo di Strasburgo) la composizione è ancora risolta secondo schemi
ritmici che trovano il proprio equilibrio non nella misura spaziale ma in quella
lineare. Più tardi, probabilmente nei periodi di soggiorno nelle regioni
del Basso Reno e di Colonia,
H. acquisì in parte la nuova
impostazione dell'arte figurativa contemporanea, la costruzione di una visione
prospettica ancora intuitiva ma notevolmente equilibrata; la maggiore
plasticità delle figure ricorda chiaramente la pittura di Pacher, pittore
che, formatosi anche a contatto della cultura figurativa italiana
(particolarmente delle opere di Donatello e Mantegna) aveva operato una sintesi
originale del realismo proprio della tradizione germanica con la misura classica
e la spazialità ben definita del Rinascimento italiano.
H.
comunque non aderì mai completamente al nuovo indirizzo artistico: la
visione prospettica, mai molto accentuata, viene sempre riproposta in maniera
fantastica, i valori cromatici sono sempre prevalenti. Solo nell'ultima opera,
la
Fonte della vita del 1519, nella quale alcuni credono di distinguere
la mano del figlio, la tendenza rinascimentale emerge con maggiore decisione. Di
notevole rilievo sono i ritratti, inseriti nelle pale d'altare o incisi a punta
di argento. Tra le opere: la decorazione dell'altare dei Domenicani di
Francoforte, le
Storie della Vergine e della Passione (Monaco, Museo), le
scene del
Martirio, conservate nei musei di Norimberga e di Schleissheim
(Augusta tra il 1460 e il 1470 - Isenheim, Alsazia 1524).