Uomo politico austriaco. Deputato al Parlamento di Francoforte nel 1848,
ricoprì vari uffici amministrativi nelle province dell'impero asburgico e
fu, tra l'altro, a capo del distretto di Trento nel 1860. Nominato governatore
dell'Austria superiore nel 1868, nel 1871 divenne presidente del Consiglio
compiendo notevoli sforzi per appianare le divergenze tra Tedeschi e Cechi,
andando incontro alle richieste di questi ultimi che chiedevano uno status
simile a quello accordato all'Ungheria. Egli era propenso a una soluzione di
tipo federalista, ma le eccessive richieste dei Cechi e l'opposizione dei
Tedeschi e dei Magiari, di cui erano portavoce Beust e Andrassy, indussero
l'imperatore Francesco Giuseppe a licenziarlo. Come capo di un circolo formato
da elementi clericali e conservatori delle diverse nazionalità, egli
continuò a esercitare una notevole influenza politica. Nel 1885 divenne
presidente della Corte dei Conti e nel 1897 abbandonò il Parlamento,
continuando a far parte della Camera dei Signori (Vienna 1824-1899).