Uomo di Stato tedesco. Principe di Ratibor e Corvey e sesto principe di
Hohenlohe-Schillingsfürst. Nel 1842 entrò nell'apparato statale
prussiano; sette anni dopo assunse un atteggiamento sfavorevole alla Prussia,
che tuttavia mutò presto. Dopo la guerra del 1866, come membro della
Camera dei Signori bavarese, fu fautore di un accordo con la Prussia mirante
alla unificazione tedesca. Nello stesso anno fu eletto presidente del Consiglio
dei ministri della Baviera. All'interno perseguì una politica tendente a
eliminare l'influenza della chiesa nella scuola e proprio per questo nel 1870
subì un voto di sfiducia e fu costretto a dimettersi. Membro del
Reichstag dal 1871 al 1877, fu quindi ambasciatore a Parigi e luogotenente in
Alsazia-Lorena. Nel 1894 fu nominato cancelliere del Reich e presidente del
Consiglio dei ministri della Prussia. Perseguì una politica di intesa con
lo zar e di espansione coloniale della Germania. Si dimise nel 1900 (Rotenburg,
Assia 1819 - Ragaz, Svizzera 1901).