Erudito e letterato svedese. A Uppsala studiò medicina, diventando
preside del Collegio medico.
H. si occupò anche di chimica,
studiò le condizioni minerarie del paese e ne diresse il lavoro; scrisse
sull'utilizzazione razionale delle foreste e ebbe una parte importante nella
dispersione delle credenze stregonesche e nella conseguente abolizione dei
processi alle streghe. Coltivò con successo anche le lettere. Un suo
romanzo,
Breve racconto e memoriale dell'amore di Caladone pastore e della
nobile pastora Stratonice, autobiografico, è il più
interessante lavoro del genere nel quadro del barocco svedese. Famosa è
la sua tragedia
Rosmunda, scritta in occasione della venuta a Uppsala di
Carlo XI, il primo pezzo di interesse della letteratura drammatica svedese
(Skworitz, Estonia 1641 - Stoccolma 1724).