(o
hippie). Nome di origine incerta, assunto negli Stati Uniti, sul
finire degli anni Sessanta, da gruppi di giovani che rifiutavano l'integrazione
nella società industriale, adottando un costume di vita semplice e
pacifico, legato alla natura, al rifiuto del lavoro standardizzato,
all'antimilitarismo, alla libertà sessuale. Secondo numerose analisi
sociologiche, si è trattato di un giustificato momento di reazione alla
pressione della civiltà industriale avanzata. Riesce tuttavia difficile
non accostare gli
h. a movimenti analoghi sorti in momenti diversi della
storia, spesso in concomitanza con un'aumentata tensione dello sviluppo
tecnologico e commerciale di una determinata comunità, contro la quale si
rivolge la polemica del gruppo anticonformista. Per gli
h. detti anche
figli dei fiori e rivendicatori, almeno in un primo momento, di un
poetico
flower power (potere dei fiori, in contrapposizione al potere
della forza e dello Stato), si possono richiamare gli insegnamenti di alcuni
grandi spiriti, pur diversi e lontani fra loro, come furono Buddha (la
liberazione dalle passioni), Freud (la disinibizione sessuale e lo scioglimento
della nevrosi), Gandhi (la non-violenza).