Scrittore americano. Condusse studi di diritto ma poco dopo aver cominciato ad
esercitare la professione di avvocato l'abbandonò per dedicarsi alla
letteratura e divenne direttore del giornale "Atlas" di Boston. Cagionevole di
salute, fu costretto a recarsi in una piantagione del Sud per curarsi e si
trattenne colà due anni. Il contatto diretto con le condizioni di vita
degli schiavi negri fece di lui un tenace assertore dell'abolizionismo e lo
convinse a dedicare tutta la sua opera alla causa della liberazione degli
schiavi. Nel 1837 pubblicò la novella
Lo schiavo bianco, ovvero
ricordi di Archy Moore, che ottenne un successo straordinario. Valendosi
delle campagne di stampa dell'"Atlas", contribuì all'elezione del
presidente Harrison. Fu per molti anni redattore del "Tribune" di New York fino
a quando, nel 1861, fu inviato in Italia dove morì (Deerfield 1808 -
Firenze 1865).