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Hilbert, David.

Matematico tedesco. Fornì fondamentali contributi a quasi tutti i rami della matematica, dalla teoria dei numeri alla teoria delle forme a infinite variabili, dove introdusse il primo esempio di spazio funzionale (spazio hilbertiano). Il suo nome è però legato alla profonda revisione critica cui sottopose la geometria euclidea (Fondamenti della geometria, 1899). H. fu il primo matematico che presentò la geometria elementare come sistema ipotetico-deduttivo, avvicinandosi ai concetti primitivi ed agli assiomi con l'atteggiamento mentale tipico dell'assiomatica moderna. Però per H. la geometria non si riduce a un puro gioco di regole convenzionali. Il suo sistema assiomatico rimane pur sempre un tentativo di analisi logica della nostra intuizione dello spazio. I concetti primitivi accettati da H. sono quelli di punto, retta e piano; questi devono soddisfare alcune relazioni primitive che sono espresse dalle parole "giacere, su, appartenere", "fra", "congruente". Gli assiomi sono suddivisi in cinque gruppi: I) assiomi di collegamento o di appartenenza; II) assiomi di ordinamento; III) assiomi di congruenza; IV) assioma delle parallele; V) assiomi di continuità. Nel primo capitolo dei Fondamenti, H. elenca gli assiomi e i più importanti teoremi che se ne deducono. Nel secondo egli dimostra la non contradditorietà e l'indipendenza dei postulati. Tratta poi della teoria delle proporzioni, dell'equivalenza e delle varie geometrie-non: non archimedea, non pascaliana, non desarguesiana. Il sistema assiomatico di H. non è simbolizzato: egli non usa il linguaggio simbolico, ma quello ordinario: non è neppure completamente formalizzato perché viene sottinteso in blocco tutto il complesso delle regole logiche in base alle quali si conducono le deduzioni. H. si occupò anche di questioni di fisica matematica e di problemi relativi al formalismo della meccanica quantistica (Könisberg 1862 - Gottinga 1943).