Scrittore tedesco. Soggiornò a lungo in Italia, che egli predilesse e che
scelse spesso come sfondo alle sue opere. Fu fecondissimo drammaturgo; nelle sue
innumerevoli tragedie e commedie s'ispirò ad una teoria anticristiana.
Citiamo:
Francesca da Rimini, Maria di Magdala, Maria Moroni. Come
novelliere, la sua fama si estese, solida e sicura, per la classica impostazione
dei temi e per gli sviluppi improntati ad un romanticismo sano e sincero, quale
egli traduceva in atti della propria vita. È considerato il fondatore del
romanzo breve. Citiamo, fra i suoi racconti:
L'arrabbiata, una delle sue
cose migliori,
Le novelle del Garda, Villa Falconieri. Tradusse inoltre,
magistralmente, i nostri migliori poeti, tra i quali Leopardi. Nel 1910 fu
insignito del premio Nobel per la letteratura (Berlino 1830 - Monaco
1914).