Scrittore e uomo politico ebreo ungherese. È il fondatore del moderno
sionismo politico. Trasferitosi a Vienna nel 1878, nel 1891 fu mandato dalla
"Neue Freie Presse", giornale liberale della capitale austriaca, come suo
corrispondente a Parigi.
L'affaire Dreyfus risvegliò in lui la
coscienza della tragedia del suo popolo e nel 1895 uscì a Vienna il libro
Der Judenstaat (Lo Stato ebraico), con cui lanciava agli Ebrei e al mondo
il progetto di uno Stato ebraico quale soluzione del problema ebraico. Nel 1897
creava il Movimento sionistico, l'Organizzazione sionistica, il Congresso
sionistico, la Banca nazionale e il Fondo nazionale ebraico. Il problema degli
Ebrei non era, secondo
H., un problema religioso ma un problema nazionale
che doveva essere affrontato e discusso mediante una politica mondiale. Oltre al
Judenstaat, scrisse
Tagebücher, diari in tre volumi; un
romanzo utopistico
Altneuland (La nuova antica terra), nel quale descrive
la futura Palestina ebraica; un dramma,
Il nuovo ghetto (Budapest 1860 -
Edlach 1904).