Romanziere e drammaturgo francese. Nei suoi drammi sviluppò tesi sociali
e morali e mise di fronte, in tragico conflitto, gli individui e la legge,
inesorabile come il fato antico. Citiamo:
Le parole restano, Le tenaglie, La
legge dell'uomo, Il destino è signore, Conosci te stesso, La corsa della
fiaccola. Dei romanzi, intesi a colpire con distaccata superiorità le
menzogne convenzionali di una società confinata tra i pregiudizi di casta
e la vacuità della propria esistenza, citiamo:
Lo sconosciuto, Flirt,
Dipinti da loro stessi, L'armatura (Neuilly-sur-Seine 1857 - Parigi
1915).