Uomo politico e scrittore francese. Frequentò l'Ecole normale
supérieure di Parigi ed insegnò a Nantes e Lione. In quest'ultima
città fu eletto nel 1904, per il Partito radical-socialista, consigliere
municipale e, l'anno successivo, sindaco. Tale carica fu da lui mantenuta fino
alla morte. Nel 1912 fu eletto senatore e pochi anni dopo ricoprì la
carica di ministro dei Lavori Pubblici nel gabinetto Briand. Nel 1919
passò dal senato alla camera e, dopo le elezioni del 1924, favorevoli al
suo Partito, fu arbitro della situazione politica. Fu chiamato in seguito a
formare un nuovo Governo di cui detenne, ad interim, il ministero degli Esteri.
Presidente della camera nell'aprile 1925, partecipò ai gabinetti
Poincaré e Tardieu e fu nuovamente a capo del Governo nella seconda
metà del 1932. Fu ancora ministro nel gabinetto Doumergue (1934-1935) e
presidente della Camera nel 1936. Nel 1940 sostenne la necessità di una
radicale opposizione al Nazismo e fu pertanto confinato a Maréville
(Nancy). Liberato da Laval, venne poco dopo arrestato dai nazisti e deportato in
Germania. Nel 1947 venne nominato presidente dell'Assemblea nazionale. Strenuo
sostenitore della laicità dello Stato, si schierò sempre su
posizioni progressiste. Scrittore forbito nei lavori biografici su M.me
Récamier e Beethoven, lasciò anche interessanti memoriali (Troyes
1872 - Saint-Genis-Laval, Rodano 1957).