Drammaturgo e poeta spagnolo. Di umili origini, si formò una cultura
disordinata di autodidatta che caratterizzò l'aspirazione della sua
successiva poetica. Combattente nell'esercito repubblicano durante la guerra
civile, imprigionato alla fine della guerra, morì nelle carceri del
regime franchista. La sua opera poetica, di timbro robusto, tormentata da
profonde passioni, estremamente sensibile al tema del dolore umano, lo pone tra
gli artisti più autentici del novecento spagnolo. Della sua produzione
poetica ricordiamo i due volumi di liriche
Esperto in lune (1934) e
Il
fulmine che non cessa (1935); della produzione teatrale,
Chi ti ha visto
e chi ti vede e
Pastori della morte (Orihuela 1910 - Alicante
1942).