Filosofo francese. All'università di Caen frequentò i corsi di
Filosofia e Scienza della finanza. A ventitré anni, grazie alla
protezione della regina, ottenne la carica di appaltatore generale i cui
proventi gli permisero di farsi mecenate e protettore di tutti gli ingegni
filosofici del tempo. Tra questi vi furono Montesquieu, Fontenelle, Voltaire,
Buffon, d'Alembert e Galiani. Nel 1758 pubblicò anonimo il trattato
Dello spirito, che sollevò una vera tempesta. I gesuiti,
nonostante la sua posizione a corte, ottennero che il libro fosse condannato dal
Parlamento di Parigi e dall'Inquisizione di Roma. Ritornato in patria dopo
alcuni anni, compì il poema
La felicità e un altro trattato
filosofico,
L'uomo, le sue facoltà intellettuali e la sua
educazione, opere uscite entrambe postume nel 1772.
H. stigmatizza le
varie forme di potere dispotico non tanto per il loro contenuto etico, quanto
perché si oppongono alla felicità del genere umano (Parigi 1715 -
Versailles 1771).