Fisico e fisiologo tedesco. Professore di Fisiologia dal 1849 al 1870, quindi
professore di Fisica teorica a Berlino. Compì importanti studi in
fisiologia, elettricità, magnetismo, meccanica. In una sua celebre
memoria,
Uber die Erhaltung der Kraft, 1847 (Sulla conservazione
dell'energia) completò, estendendola ai fenomeni elettrici e magnetici,
la teoria della conservazione dell'energia. Nel campo dell'ottica fisiologica
inventò l'oftalmoscopio e l'oftalmometro, che impiegò nello studio
delle proprietà geometrico-meccaniche dell'occhio; elaborò una
teoria sulla visione e sulla cecità per i colori. I risultati di queste
ricerche li raccolse in
Handbuch der physiologischen Optik, 1856-1867
(Manuale di ottica fisiologica). Gli studi di acustica riguardano la teoria dei
suoni. In particolare
H. fornì un'interpretazione del timbro
fondata sull'esistenza di suoni armonici sovrapposti e introdusse l'uso dei
risonatori nell'analisi dei suoni. In matematica compì ricerche di
geometria, sviluppando l'opera iniziata da B. Riemann. Dedicò gli ultimi
anni della sua vita allo studio dei fenomeni elettrici occupandosi soprattutto
di elettrodinamica, della teoria della pila elettrica e dell'elettrolisi. Fu il
primo ad avanzare l'idea dell'esistenza del quanto elementare di
elettricità.
H. fornì anche importanti contributi alla
termodinamica, le cui leggi utilizzò negli studi sulla pila elettrica
(Potsdam 1821 - Charlottenburg, Berlino 1894). ║
Potenziale di H.:
nome con cui si indica la funzione termodinamica energia libera. ║
Telestereoscopio di H.: stereoscopio usato per la visione di oggetti
posti a grande distanza.