Fisico, matematico e astronomo arabo. È lo
Alhazen o
Avenatan degli scrittori italiani del Medioevo e del Rinascimento. Autore
di numerose opere, andate in gran parte perdute, di matematica, astronomia,
medicina, filosofia, fu noto per l'opuscolo
De crepuscolis et nubium
ascensionibus ed in particolare per il trattato di ottica dal titolo
Opticae Thesaurus. Chiamato in Egitto per trovare una soluzione alle
inondazioni periodiche del Nilo ed essendosi reso conto di non poter apportare
una valida soluzione al problema, dovette fingersi pazzo per sfuggire alle ire
del sovrano egiziano. È forse da attribuire a lui la scoperta della
prova del nove per le operazioni aritmetiche. Nell'
Opticae
Thesaurus si ravvisa una approfondita descrizione dell'occhio umano, delle
leggi della riflessione e del potere di ingrandimento delle lenti (Bassora 965 -
Il Cairo 1039).