Generale austriaco. Figlio naturale dell'elettore d'Assia Guglielmo I,
intraprese giovanissimo la carriera militare, partecipando alle campagne del
1809, 1813-1815. Dapprima in qualità di colonnello e successivamente col
grado di generale, gli furono affidati numerosi comandi militari nel
Lombardo-Veneto, sotto la direzione e con la fiducia del Radetzky. Nel 1848
partecipò alla vittoria di Custoza e nel 1849 la crudeltà
dimostrata in occasione delle Dieci giornate di Brescia (23 marzo - 1°
aprile) gli valse l'appellativo, anche a causa dell'assonanza del nome e della
fisionomia del volto, di "Iena di Brescia". Dal 1849 diresse la repressione in
Ungheria infrangendo la resistenza dei patrioti a Raab, Komorn, Szegedin e
Temesvar. L'esecrazione per la sua brutalità non tardò tuttavia a
renderlo impopolare in tutta Europa. Infatti, in occasione di una sua visita ad
una fabbrica londinese, egli fu circondato da una folla minacciosa di operai,
senza che il Governo inglese, su consiglio di Palmerston, ritenesse opportuno
intervenire.
H. si sforzò con una poco convincente autodifesa, di
giustificare il suo operato (Kassel 1786 - Vienna 1853).