Pittore italiano. Frequentò inizialmente l'Accademia di Belle Arti di
Venezia sotto la guida di Matteini, Querena e Maggiotto. Nel 1808 vinse un
concorso che gli diede la possibilità di soggiornare a Roma, dove
entrò nell'area di influenza di Canova, col quale lavorò
inizialmente in intimo contatto. Dopo alcune prove giovanili (un'
Adorazione
dei Magi commissionatagli da alcuni padri armeni per un altare di una chiesa
di Costantinopoli e un piccolo quadretto raffigurante
La Morte di Giuliano
l'Apostata)
H. si dedicò ad opere più impegnative
conseguendo nel 1812 il Gran Premio istituito dall'Accademia di Brera. Nel 1822
divenne assistente di Sabatelli all'Accademia di Brera e gli successe nel 1850.
La prima produzione di
H. denuncia influenze neo-classiche, come risulta
evidente da
Laocoonte, Alcibiade sorpreso da Socrate e
Ulisse alla
corte di Alcinoo. Un più felice ciclo fu inaugurato proprio da quel
Pietro Rossi (1820) che suscitò enorme ammirazione nei circoli
intellettuali e liberali milanesi, entusiasmando tra gli altri Mazzini.
H. può senza dubbio essere considerato il capo della corrente
romantica italiana che aveva in Milano il maggiore centro di diffusione. Della
ricca produzione di
H. a tematica storica citiamo:
Il Conte di
Carmagnola, Vittor Pisani, I Vespri Siciliani, La sete dei Crociati, Marin
Faliero, e il celebre
Bacio. Comunque la critica non esita a
preferire, a questa produzione di quadri a soggetto storico, quell'altra
produzione di ritratti dei maggiori personaggi dell'epoca. Manzoni, Rosmini,
D'Azeglio, Rossini, Cavour, Cattaneo, Berchet, Grossi, Lattuata sono stati
ritratti da
H. con notevolissima penetrazione psicologica e offrono
pienamente lo specchio di quella classe aristocratica lombarda che per una
generazione rappresentò l'avanguardia intellettuale italiana. Citiamo tra
le opere migliori dell'artista due tele isolate, la
Bersabea e
l'
Odalisca e tra le poche nature morte
Fiori alle finestre
dell'Harem, considerata l'opera più notevole della sua tarda
maturità (Venezia 1791 - Milano 1882).
Francesco Hayez: “Il bacio” (Milano, Pinacoteca di Brera)