Uomo politico peruviano. Espulso dal Perù per la sua attività
politica nel movimento studentesco e nella fondazione di università
popolari, nel quadro dell'opposizione alla dittatura di Augusto Leguia, si
recò nel Nordamerica e poi in Europa, visitando anche l'URSS. Si
stabilì poi in Messico, dove diede vita al movimento aprista, fondando
nel 1924 l'Alleanza popolare-rivoluzionaria americana (APRA), concepita come
movimento internazionale, destinato a estendersi in tutta l'America latina. Si
trattava del primo importante tentativo di elaborare una concezione di tipo
marxista, specificamente applicabile alle condizioni esistenti nell'America
latina. Sembrò inizialmente che potesse conquistare una base di massa,
oltre che in Perù, in molti paesi latino-americani, ma venne presto
coinvolta in aspre polemiche con i comunisti. Egli infatti respingeva la
concezione comunista della lotta di classe ed era contrario a un movimento
guidato esclusivamente dal proletariato, sostenendo invece la necessità
di un fronte unitario dei lavoratori, degli intellettuali e delle classi medie,
contro l'aristocrazia terriera, i capitalisti stranieri e i loro agenti locali.
Diresse l'APRA prima da Londra poi da Berlino, ritornando in Perù dopo la
caduta di Leguia nel 1931. Candidato per il partito nelle elezioni
presidenziali, venne eletto, ma fu immediatamente rovesciato da un nuovo colpo
di stato, capeggiato da Sanchez Cerro, e imprigionato. Venne liberato nel 1933
in seguito all'assassinio di Cerro, ma un nuovo dittatore, Oscar Benavideo, mise
fuori legge il partito aprista ed egli dovette rifugiarsi nell'ambasciata
colombiana, aprendo una vertenza internazionale tra Perù e Colombia. Il
movimento aprista continuò la propria attività clandestinamente,
ma nonostante gli sforzi dei suoi avversari per ridurlo all'impotenza, rimase
abbastanza forte da poter resistere a ogni tentativo per liquidarlo. Nelle
elezioni presidenziali del 1946 diede il proprio appoggio al candidato moderato
Bustamante y Rivero, nel cui governo entrarono alcuni apristi che però
non riuscirono ad attuare alcuna importante riforma per la violenta opposizione
dei circoli reazionari. Rifugiatosi in Messico, poté rientrare in
Perù solo nel 1957, dopo l'elezione a presidente del moderato Prado col
quale si accordò per il ritorno alla legalità dell'APRA, sia pure
a costo di un ridimensionamento del suo programma. Durante la presidenza del
conservatore Belaunde Terry capeggiò l'opposizione democratica, riuscendo
a bloccare ogni azione del governo, infine rovesciato dal colpo di stato dei
militari di sinistra che davano vita a un governo "rivoluzionario" (Trujillo
1895 - Lima 1979).