Scrittore statunitense. Discendente da una famiglia di rigidi costumi puritani,
ostinati persecutori di streghe e di quaccheri,
H. centrò la sua
tematica letteraria sul problema del peccato e sul concetto di imperfezione
umana, opponendosi all'assoluta intransigenza di certo puritanesimo ed
esprimendo la sua consapevolezza dell'innata fragilità dell'uomo e della
sua conseguente predestinazione al male. Attratto sempre dalla letteratura di
genere simbolista o fantastico (allegorie, miti e leggende), si immerse in
evoluzioni sempre più tortuose, penetrando nelle regioni del subconscio,
dove si nascondono e fermentano tutti i processi delle leggi naturali. Apparvero
così
Muschi di una vecchia canonica (1846),
La lettera
scarlatta (1850),
La casa dei sette tetti (1851),
Il romanzo di
Blithedale (1852).
Il fauno di marmo (1860) è ambientato a
Roma, dove
H. soggiornò per lungo tempo in occasione di un suo
lungo viaggio in Europa (1853-1859). Sensibile e raffinato,
H. ha creato
un'opera originale e altamente poetica che costituisce la base del simbolismo
americano (Salem, Massachusetts 1804 - Plymouth, New Hampshire 1864).