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Havel, Vaclav.

Letterato e uomo politico ceco. Proveniente da una famiglia borghese il cui patrimonio venne confiscato dopo il colpo di Stato del 1948, H. non poté condurre studi regolari e dovette frequentare corsi serali durante gli anni passati a lavorare come tecnico di laboratorio. Terminati gli studi superiori si iscrisse a un corso di Economia presso il Politecnico nazionale. Laureatosi nel 1957, entrò nell'esercito, rimanendovi due anni. Interessato da sempre alla drammaturgia (le sue molteplici richieste di entrare in scuole di teatro non vennero però mai accettate), nel 1959 entrò a far parte dell'organico tecnico del teatro ABC di Praga, collaborandovi successivamente anche sul piano artistico dal 1962 al 1968. Nel 1968, dopo l'arrivo dei carri armati sovietici in Cecoslovacchia, H., e con lui i suoi scritti teatrali, vennero posti al bando. Costretto a lavorare in un birrificio, non smise mai di scrivere opere drammatiche, lettere e pamphlet. Nel 1977, in quanto dirigente del movimento culturale di opposizione Charta 77, venne arrestato e condannato a quattro anni di lavori forzati. Diventato personaggio di spicco dell'opposizione, nel 1989, al momento del crollo del regime comunista in Cecoslovaccia, venne acclamato presidente del Paese, carica che gli venne riconfermata nel 1990. Nel 1992, allorché lo Stato cecoslovacco fu smembrato nei due Stati di Rebubblica Ceca e Slovacchia, H., profondamente contrario alla divisione, si dimise, ma venne egualmente eletto presidente della Repubblica Ceca per i successivi cinque anni, per essere quindi riconfermato nel 1997, seppur con un margine di maggioranza piuttosto ristretto. Nel 2003, alla scadenza del secondo mandato presidenziale, venne sostituito dall'ex primo ministro Vaclav Klaus. Tra i suoi scritti per il teatro ricordiamo Festa agreste (1963), Memorandum (1965), Albergo di montagna (1977) e Tentazione (1986); citiamo inoltre i saggi Il potere dei senza potere (1985) e L'arte dell'impossibile (1998). Per la sua produzione letteraria e per l'impegno politico e civile espresso, H. fu insignito nel corso degli anni di numerosi premi internazionali e riconoscimenti accademici (Praga 1936 - Hradecek 2011).