Etnol. - Popolazione africana che vive nella regione settentrionale del Niger
fino alle sponde settentrionali del lago Ciad. Agli
H. sono mischiati, ma
non fusi con essi, i Fulbe, i Kanuri, i Musgu, i Kotoko, gli stessi Arabi ed
altre popolazioni ancora. Questo popolo rappresenta oggi il risultato di incroci
fra genti sudanesi, camitiche e berbere e la sua cultura presenta gli stessi
tratti caratteristici di quelli neosudanese. Gli
H. parlano una lingua
propria. Abilissimi commercianti, essi disponevano un tempo di una sapiente
organizzazione che li condusse, nel XVII e XVIII sec., ad un grande splendore.
Essi avevano costituito, in quell'epoca, sette regni: Kano, Daura, Rano, Zaria,
Katsina, Gober e Biram. Nel 1807, tuttavia, gli
H. furono sopraffatti dai
fortissimi Fulbe, che distrussero alcuni loro capisaldi ponendo la loro capitale
a Kano. Ma se gli
H. persero la loro supremazia politica, conservarono
però quella commerciale mantenendo intatti anche i caratteri della loro
cultura; i Fulbe si limitarono a diffondersi nella regione senza tuttavia
mescolarsi con gli
H., che ancor oggi sono assai apprezzati per la loro
grande abilità nella lavorazione della ceramica, del ferro, del cuoio,
nella tessitura e nel ricamo. In quanto all'attività commerciale essi
dispongono di centri commerciali sulla costa nigeriana nell'Uadai, nel
Nord-Africa ed anche nel Senegal e regioni limitrofe. A poco a poco poi, questo
popolo evoluto aggiunse all'artigianato e al commercio anche un'estesa
attività agricola che praticano con strumenti rudimentali; tipici sono i
granai di argilla, la tessitura del cotone su telai verticali, certi strumenti
musicali come gli xilofoni, la doppia campana di ferro, il tamburo a scodella di
terracotta, e poi flauti ed arpe. Gli
H. allevano anche bestiame grosso,
cammelli, cavalli, ecc.