Uomo politico austriaco. Appartenente a una nobile famiglia della Slesia, nel
1725 divenne funzionario dell'amministrazione asburgica. Incaricato di
riorganizzare quella parte della Slesia che era rimasta all'Austria dopo la
sfortunata guerra con la Prussia, seppe assolvere con tanta abilità il
compito affidatogli, da essere invitato a esporre il suo punto di vista sui
gravi problemi posti all'Austria dalla perdita della sua provincia più
ricca. Egli presentò un progetto secondo il quale l'Austria per
difendersi aveva bisogno di un esercito permanente di oltre centomila uomini,
per il mantenimento del quale era necessaria una somma tre volte superiore al
contributo annuo votato sino allora dagli stati asburgici. Per raccogliere
l'ingente somma,
H. proponeva che tutte le proprietà, comprese
quelle dei nobili, fossero tassate. Non mancarono dure opposizioni, ma infine la
sua proposta venne accettata, così che l'esercito asburgico venne
completamente subordinato al potere centrale. Nel 1753
H. divenne primo
cancelliere di Boemia e d'Austria e affiancò l'imperatrice Maria Teresa,
aiutandola a perseguire una politica di riforme, tendente ad abolire i privilegi
feudali e a rinnovare le strutture dello Stato, secondo i principi
dell'assolutismo illuminato. La sua opera riformatrice fu successivamente
continuata ed estesa dal cancelliere Kaunitz (Breslavia 1702 - Vienna
1765).