Poeta arabo preislamico. Ricchissimo, passò alla leggenda, per la sua
incredibile generosità, come un vero Creso delle popolazioni beduine
nomadi. Di questa sua rara qualità parlano, naturalmente esagerandone la
grandezza, numerosi scrittori arabi che lo ricordano in varie raccolte di
adab. Della sua opera è giunto fino a noi soltanto un
diwan, una raccolta di poesie delle quali molte, probabilmente, non sono
farina del suo sacco ma vennero inserite nell'antologia solo perché
inneggiavano, in versi, alla prodigalità in generale. In alcune di quelle
che si ritengono uscite dalla sua penna sono molti i versi che illustrano la
vita dei beduini del deserto o che levano un inno all'amore (VI-VII sec.
d.C.).