Generale e uomo politico inglese. Studiò nel collegio di Westminster e
all'età di diciotto anni, nel 1750, si recò in India, partecipando
alla guerra contro i francesi per la conquista di Calcutta. Funzionario della
Compagnia inglese delle Indie, ottenne presto importanti incarichi. Membro del
Consiglio di Calcutta (1762-64), nel 1768 entrò a far parte del Governo
di Madras e nel 1772 fu nominato governatore del Bengala. L'anno seguente
divenne governatore generale dell'India. In seguito all'invio di tre consiglieri
da Londra, con l'incarico di controllare il suo operato e di promuovere riforme
si trovò costretto a limitare la politica di forza adottata nei confronti
dei principi indiani. Fortemente contrastato dal primo ministro Pitt, nel 1785
fu accusato dai suoi tre consiglieri di malversazioni e di eccessi verso gli
indiani e destituito. Rientrato in patria, fu sottoposto a inchiesta
parlamentare e a un clamoroso processo, iniziato nel 1788, che servì da
sfogo alle gelosie e ai sospetti che da tempo si erano andati accumulando verso
la Compagnia. Assolto nel 1795 con formula piena, si ritirò a vita
privata (Churchill, Oxfordshire 1732 - Daylesford 1818).