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Hartung, Hans.

Pittore tedesco naturalizzato francese. Il suo nome nel panorama artistico contemporaneo è legato alle vicende del tachisme prima e poi dell'arte informale e gestuale su posizioni abbastanza contigue a quelle di Pollok, di Mathieu, di Rotcko e di de Staël. Ha cominciato a dedicarsi alla pittura intorno al 1922, iniziando con opere nettamente figurative, e solo dieci anni dopo è passato all'astrattismo. La sua formazione artistica è avvenuta durante i corsi dell'Accademia di Belle Arti di Lipsia e poi di Dresda e di Monaco, nel periodo 1924-1928. In quegli anni l'artista ha appassionatamente studiato le opere di Kandinskij e di Marc (che su di lui hanno esercitato una notevole influenza), dei cubisti, di Cézanne e dei grandi maestri del passato, dei quali ha assimilato il dinamismo plastico, il senso spaziale, l'incisività della linea. Tra le opere citiamo: Il destino degli animali e Composizione. Ha vinto il premio della Biennale di Venezia del 1960 (Lipsia 1904 - Antibes 1989).