Sovrano indiano e poeta. Fu re dell'India Settentrionale dal 606 al 647 d.C. con
capitale del regno a Kanauj. Fu anche un re guerriero teso ad ingrandire i suoi
possessi nella penisola del Deccan ma dovette rinunciare al suo ambizioso
progetto in seguito ad una tremenda sconfitta subita ad opera del re Pulakesin
II. Amante dell'arte e della letteratura, fu generoso mecenate; alla sua corte
erano accolti i maggiori intellettuali del tempo, che trasformarono la reggia in
un importante centro culturale dell'India. A
H. sono attribuiti tre
drammi, ma solo il terzo,
Nagananda, ha un indiscutibile valore
letterario. Gli altri due, intitolati dal nome della protagonista,
Ratnavali e
Priyadarsika, sono a carattere amoroso ma
assolutamente privi di originalità.
Nagananda, invece, incentra
l'azione su una storia d'amore ma nell'atmosfera tipica dello spirito
sincretistico dell'India buddhista; su tutto prevale il desiderio di rendersi
utili all'umanità anche a costo del proprio sacrificio. Parvati, alla
fine, interviene per salvare la protagonista che aveva offerto la propria vita
all'avvoltoio sacro per ottenere in cambio la salvezza dei serpenti che questi,
giorno dopo giorno, uccide e divora.