Archeol. - Con Mohenio-Dari è una delle due capitali della civiltà
dell'Indo: è situata nel Punjab, presso il fiume Ravi, in una zona oggi
desertica a causa di intervenuti cambiamenti climatici. La località dista
poco meno di 700 km da quella di Mohenio-Dari. Gli scavi ebbero inizio nel 1920
per merito di Marshall, direttore generale per l'archeologia in India per conto
del Governo britannico e furono ripresi nel 1946 dal Wheeler. Gli stanziamenti
venuti alla luce sono attribuibili al periodo precedente la cosiddetta
"invasione indoeuropea dell'India" e cioè tra il 2500 e il 1500 a.C. La
vasta zona archeologica comprende i resti di una città caratterizzata
dalle strade parallele che si incrociavano ad angolo retto e da un sistema di
canalizzazione creato per combattere le pericolose piene dell'Indo lungo il
quale erano stati costruiti anche enormi argini; gli edifici cittadini erano a
più piani e costruiti con mattoni - gran parte di questi servirono come
zavorra per la costruzione della vicina linea ferroviaria - e si distinguevano
in abitazioni, in edifici pubblici, in magazzini per cereali o altro. Moltissimi
furono gli oggetti e gli utensili di metallo o di terracotta recuperati durante
gli scavi; essi stanno a testimoniare di una civiltà assai progredita
tecnicamente e forse anche socialmente. Ad
H. furono trovate anche
numerose iscrizioni in caratteri cuneiformi, tuttora non decifrate, e varie
figurazioni di animali, di alberi, di pietre falliche, tutti elementi certamente
appartenenti ad un culto, così come lo è il simbolo della
svastika, che appare anche su sigilli e su amuleti. Vennero recuperate
anche molte statuette rappresentanti per lo più donne feconde, ipostasi
della natura creatrice identificabile forse con Parvati; tra le altre
figurazioni si nota anche un essere a tre facce, munito di corna e circondato da
vari animali che potrebbe anche essere la rappresentazione di Siva, il dio degli
animali. Sul lato occidentale della cittadella venne alla luce anche un tumulo
alto più di 15 m costruito con mattoni di fango e rivestito di mattoni
cotti. Nella città si scoprirono anche i quartieri dove operavano gli
artigiani, i granai, le pavimentazioni di lavoro. Verso Sud c'è una
necropoli a inumazione al di là della quale ne venne trovata una
più recente. Nelle sepolture c'erano anche molte ceramiche decorate con
pavoni, con motivi floreali o geometrici o con altre specie di animali. Al di
sotto dei livelli attribuiti alla civiltà dell'Indo si scoprirono
precedenti stanziamenti, forse affini a quelli della civiltà di Kot o a
quelli della valle dello Zhob.