Voce inglese: avvenimento. • Teat. - Indica una particolare forma di
azione teatrale in cui, abbandonando gli schemi classici dell'intreccio e del
rapporto passivo della platea rispetto alla scena, si instaura fra attori e
pubblico un rapporto di interazione dialettica, portando tutti i partecipanti,
senza distinzione di ruoli, a creare insieme l'"evento". L'attore quindi sceso
in platea, provoca gli spettatori e li chiama a recitare con lui ciò che
spontaneamente, grazie all'improvvisazione e alla creatività collettiva,
nascerà dal dialogo a più voci. Si possono considerare precedenti
storici dello
h. le rappresentazioni Dada e surrealiste, le intuizioni di
Artaud e certi esercizi di Stanislavskij, oltre alle improvvisazioni jazz delle
jam-sessions. Le prime esperienze di
h. furono presentate da Allan
Kaprow, R. Withman e J. Dine alla Reuben Gallery di New York nel 1959-60. In
Europa, lo svizzero Jean-Jacques Lebel ne ha rielaborato e sviluppato la
tecnica, accentuandone certe componenti allucinatorie. Più tardi il
termine si è esteso a indicare le più diverse forme di
rappresentazione improvvisata e della cosiddetta "avanguardia". ║ Per
estens. - Festa, appuntamento, ritrovo, avvenimento collettivo non compiutamente
organizzato, durante il quale i partecipanti danno libero sfogo alla loro
spontaneità.