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Hansa.

(o Lega anseatica; dall'antico tedesco Hansa: unione, raggruppamento). Verso la metà del XIV sec., l'associazione di città commerciali della Germania del Nord per la migliore e più efficace tutela dei loro interessi comuni all'estero. L'unione fra le città non si verificò d'un tratto. Avvenne invece progressivamente attraverso la stipulazione di accordi particolari che si ampliarono via via sino a comprendere più città. L'atto di confederazione generale fu stipulato a Colonia nel 1364. Alla Confederazione aderirono, anche se in tempi diversi e per periodi più o meno lunghi, 164 città. Nonostante i suoi fini di tutela commerciale, essa non ebbe mai una costituzione rigida e stabile che vincolasse le città alleate. Ciascuna città restava autonoma. A Lubecca, che era considerata la capitale dell'unione, si tenevano i grands jours. Qui i rappresentanti delle varie città discutevano i problemi di interesse comune; venivano esaminati i trattati fra città e città e, nei casi più gravi, si decideva l'espulsione di chi non aveva ottemperato alle deliberazioni prese. Gli anseatici disponevano nelle città non federate di edifici propri, entro i quali godevano del privilegio dell'extraterritorialità. La loro convivenza era regolata da norme simili a quelle di una congregazione religiosa; fra i commercianti associati non erano ammessi i celibi, i pasti dovevano essere in comune, ogni diritto ed ogni interesse doveva venire particolarmente regolato. L'influenza commerciale e, nei confronti delle città che facevano parte della lega, anche politica di una così vasta e permanente organizzazione si fece sempre più grande nel corso del tempo e le Diete costituivano una riaffermazione solenne della forza e della continuità della lega stessa. Il XV sec. è il periodo più florido dell'H.; ma è pure il momento in cui inizia la sua decadenza. Vari e molteplici i motivi: spostamento delle correnti di traffico verso altre vie di comunicazione (specialmente terrestri), progressiva indipendenza commerciale dei tre Stati scandinavi, distacco delle città olandesi dalla lega, la politica di indipendenza economica perseguita in Inghilterra dal Governo accentratore dei Tudor. A ciò bisogna aggiungere le grandi scoperte geografiche che favorirono l'egemonia mercantile spagnola e portoghese e lo spostamento del commercio verso l'Atlantico. L'egemonia anseatica ebbe il colpo definitivo dal Cromwell, con l'Atto di Navigazione del 1651. Con esso la Lega perdette tutto il commercio di transito, il più importante e lucroso, con l'Inghilterra.