Letterato e politico cinese. Fu un ardente confuciano e un insofferente
avversario del Buddhismo e del Taoismo. Le sue opere sono raccolte sotto il
titolo di
Han Ch'ang Li Chi. In prosa fu un maestro originale e
rivoluzionario, in quanto portò scioltezza e libertà di
espressione nello stile obbligato tradizionale; come poeta non è molto
conosciuto, soprattutto perché le sue poesie sono difficili per le
innovazioni prosodiche e di dizione. Presidente del Ministero dei Riti, fu varie
volte esiliato per i suoi memoriali offensivi contro l'imperatore, e
successivamente richiamato in patria (768-824 d.C.).