Attore e impresario teatrale statunitense. Studiò recitazione a Parigi ma
il suo debutto ebbe luogo in Inghilterra con la Repertory Company di sir Franck
Benson. Henry Miller, che l'aveva visto recitare a Londra ed era rimasto colpito
dalle eccezionali doti del giovane attore, nel 1904 lo invitò a recarsi a
New York. Nel primo decennio del XX sec. il suo repertorio comprendeva, fra
l'altro,
Il costruttore Solness di Ibsen e
L'infedele di Bracco,
ma fu con l'interpretazione indimenticabile di
The Servant in the House
di Ch.R. Kennedy, nella quale creò l'ascetica figura del vescovo Manson,
una caratterizzazione talmente indovinata da trascinare il pubblico in una vera
suggestione collettiva, che
H. raggiunse la grande fama. Il lavoro di
Kennedy rappresentato nel 1908 fu seguito da una serie di applaudite
interpretazioni di Shakespeare (
Amleto, Il mercante di Venezia, ecc.), il
Cyrano de Bergerac di Rostand, alcuni drammi di Ibsen, di Benavente. Nel
1925 prese in affitto il Colonial Theatre di New York al quale diede il suo nome
e vi rappresentò le maggiori opere del suo repertorio. L'impresa,
tuttavia, si rivelò fallimentare e nel 1930 dovette cederlo. Nel 1946 si
unì all'American Repertory Theatre di Eva Le Gallienne con il quale
interpretò importanti ruoli riportando un grande successo specialmente
con
Henry XIII. Dopo 50 anni di vita dedicata al teatro
H. chiuse
la sua carriera interpretando a Broadway il personaggio di Danforth, il giudice
puritano di
The Crucible di A. Miller, al quale diede una grandiosa
interpretazione per intensità e potenza (Brooklyn 1879 - Hollywood
1955).