Pittore olandese. Con Rembrandt e Vermeer è tra i maggiori rappresentanti
della pittura secentesca olandese. L'Olanda ha dato vita in questo periodo ad
una notevole fioritura artistica nella quale è riconoscibile, con
maggiore chiarezza e coerenza che altrove, la nuova funzione dell'arte e i nuovi
rapporti tra artista e pubblico. L'affermarsi di una classe borghese orienta
l'espressione artistica verso quei valori legati alla vita quotidiana e
all'esperienza individuale diffusi e sostenuti anche dalla religione protestante
da poco impostasi nel paese. L'adesione al Protestantesimo ha infatti effetti di
larghissima portata sia sul piano culturale, dove il sottrarsi all'impero della
Chiesa di Roma permette il formarsi di una coscienza più precisa delle
libertà e delle responsabilità individuali, sia sul piano
politico-sociale, dove il dominio di una classe sociale (la nascente borghesia)
non si esprime più attraverso immagini magniloquenti e mitiche o
esibizioni di sfarzo e di potenza, ma nella propaganda di modi di vita disegnati
sui valori borghesi (individualità, iniziativa personale,
moralità, aderenza al proprio ruolo). Per quanto riguarda direttamente le
arti figurative è di notevole importanza l'abbandono delle immagini e
raffigurazioni sacre: da un lato gli artisti sono liberati dall'obbligo di
strutturare il proprio linguaggio espressivo su temi e suggestioni mistiche,
dall'altro, essendo i committenti di opere d'arte in massima parte laici,
vengono favorite le tendenze realistiche e le ricerche di tecniche e poetiche
personali. All'interno di questo clima culturale è da leggersi l'opera di
H.: egli documentò la realtà del suo tempo esprimendo
coerentemente la sua personalità. Per lui, quanto per gli artisti
contemporanei, il soggetto diventa praticamente pretesto, mentre il mezzo
pittorico diventa il reale protagonista delle composizioni. Ad Haarlem, dove si
stabilì con la famiglia nel 1650,
H. divenne il più valido
esponente della scuola realistica: formatosi sulle esperienze dell'incisore
Hendrik Goltzius e del pittore Cornelisz, ebbe come maestro Carel van Mander. Da
essi
H. trasse la tendenza all'uso della luce in funzione plastica, ma
del tutto originale è l'acceso cromatismo e l'uso della pennellata e
della macchia di colore. Il colore della tradizione locale, vivo ma trasparente,
diventa denso e corposo, spesso segnato da colpi di pennello che lo rendono
più acceso e luminoso o accennano riflessi improvvisi o disegnano
particolari normalmente trascurati. Una tecnica che trova coerente applicazione
tanto nei soggetti più tradizionali, ad esempio i ritratti, quanto in
quelli inediti della scena di genere, introdotta proprio da
H. nella
pittura olandese. Tra i ritratti, i più interessanti sono quelli di
gruppo: dipinti in cui ogni personaggio viene presentato rivestito di tutti gli
attributi delle sue funzioni e del suo ruolo, ma viene nello stesso tempo
ridotto alla sua reale dimensione da una penetrante e spesso ironica
caratterizzazione psicologica. Per quanto ufficiali e convenzionali questi
dipinti non hanno niente di accademico: la libertà compositiva, che rompe
la tradizione della "sfilata dei ritratti", tiene conto più
dell'organizzazione dei rapporti cromatici e dell'espressività
complessiva, cioè dei rapporti tra le figure, che non dei rapporti tra i
personaggi. I ritratti dei reggenti sono trattati nello stesso modo delle scene
di genere e degli interni delle osterie: l'espressione artistica si è
resa finalmente indipendente dal soggetto, dalla "regola" e dalla "convenienza".
Questo tipo di pittura rappresenta il primo passo verso una concezione moderna
dell'espressione e del mezzo tecnico, che troverà una compiuta
applicazione solo nell'Ottocento. Molte delle opere di
H. tra l'altro,
anticipano, per la tecnica sommariamente descrittiva, l'Impressionismo francese.
Negli ultimi anni di attività
H. si orientò verso una
tecnica più minuziosa e fredda ed un'espressività rivolta ad
atteggiamenti introspettivi, che diventeranno tipici del Calvinismo. Il museo di
Haarlem ospita una serie di opere di
H., importantissima perché
comprende tutte le fasi di sviluppo della sua pittura, da una tela del 1616,
Gli ufficiali della guardia civica a banchetto, alle due ultime
composizioni,
I reggenti e
Le reggenti della casa dei poveri. Tra
le opere:
Banchetto della corporazione degli archibugi, Bevitore ridente,
Cavaliere sorridente, Ritratto di uomo seduto, L'allegro suonatore di liuto,
Zingara ridente, Figlia di un pescatore, Giovane che legge, La
Bohémienne, L'uomo, Dama, I reggenti dell'Ospedale di Sant'Elisabetta
(Anversa 1580 circa - Haarlem 1666).