Poeta armeno. A partire dal 1904 collaborò con la stampa bolscevica e,
dopo il 1917, ottenne importanti cariche politiche. Fu considerato poeta
nazionale armeno e georgiano. Scrisse poesie di notevole impegno civile e
politico, celebrando, ad esempio, i piani quinquennali e l'eroismo socialista:
Canti del lavoro (1906),
Canti rivoluzionari (1907). Nei poemi
successivi (
La nuova alba, 1909;
Le onde rosse, 1911;
Volchovstroj, 1925;
La città, 1931;
Tiflis, 1933)
celebrò le grandi costruzioni del Socialismo (Gandzak 1866-1937).