Hakim, Tawfiq al-.Saggista, romanziere e drammaturgo egiziano. Ha iniziato la carriera letteraria scrivendo su giornali e riviste arabo-egiziani; pubblicò in seguito numerosi racconti ed alcuni romanzi ma il suo maggior contributo alla contemporanea letteratura araba venne da lui dato nel campo teatrale per il quale ha scritto una cinquantina di opere fra drammi, commedie, farse, libretti per operetta ed altri lavori minori. Alcune delle sue più importanti commedie sono state tradotte in francese ed anche in italiano. Tutta la sua opera e più marcatamente quella teatrale si basa su un simbolismo con cui viene affrontato il problema dell'uomo in continuo conflitto con tutto ciò che lo circonda e, in particolare, contro il soprannaturale e l'ignoto. Tutta simbolica è, ad esempio, la sua versione del Pigmalione di cui ha voluto far rivivere la leggenda in un indovinatissimo dramma. Sedotto dall'antichità greca, H. ha scritto Praska, un'opera drammatica ispirata all'Ecclesiazuse di Aristofane, e un Edipo in chiave del tutto personale. Altri importanti lavori sono: Ahl al-Kahf (La gente della caverna); Shahrazad (tratto dalle Mille e una notte); Sulaiman al-Hakim (Solimano il saggio), ricavato parzialmente dal Corano (Alessandria d'Egitto 1898 - Il Cairo 1987). |
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